Come è nata la tradizione delle uova di cioccolato a Pasqua
Molte persone oggi associano la Pasqua alle uova di cioccolato piuttosto che alla commemorazione cristiana della risurrezione di Gesù Cristo, ma come è nata la tradizione delle uova di cioccolato per la festività pasquale?
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Un po’ di storia sulla tradizione delle uova di cioccolato
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Consumare le uova alla fine dell’inverno sembra essere un’abitudine fin dalla preistoria: gli uccelli in quel periodo iniziavano a riprodursi, l’uomo poteva prendere quelle uova e consumarle. Spesso, però, i gusci venivano decorati in senso propiziatorio.
Anche nell’antico Egitto esisteva un’usanza simile. Nel periodo primaverile, gli egiziani decoravano le uova precedentemente svuotate come pratica legata ai culti della fertilità.
Solo con il Cristianesimo si aggiunse una componente religiosa. Originariamente, durante il periodo della quaresima, non era consentito mangiare uova, anche se la tradizione imponeva che per le sei settimane di preparazione alla Pasqua, i cristiani dovevano astenersi da tutti i prodotti di origine animale, compresi carne, latticini e uova appunto, in segno di lutto e di privazione.
Per conservare le uova durante tutti quei giorni, si era diffusa la tradizione di decorarle con la cera, facendo delle piccole incisioni, e con i colori e infine, per la domenica di Pasqua, finita la Quaresima, potevano essere mangiate. All’inizio i disegni sulle uova erano semplici (molti usavano le foglie degli alberi come motivo per decorare le uova), successivamente le rappresentazioni si fecero sempre più complesse. Le classi superiori, soprattutto, approfittavano di questa tradizione per evidenziare la loro ricchezza e decoravano le uova con materiali più costosi.
Solo molti anni dopo venne la tradizione di usare il cioccolato per le uova.
Ma perché il cioccolato?
Prima di parlare delle uova di cioccolato, occorre dire che il simbolo dell’uovo a Pasqua ha origine da credenze pagane.
Le uova, secondo la tradizione pagana, simboleggiano la nascita di una nuova vita, un’immagine certamente appropriata nel periodo primaverile, nel quale la natura rinasce dopo la morte del periodo invernale. La Pasqua cristiana ricade proprio nel periodo della Primavera e anche questa festività cristiana rievoca la rinascita, ma in senso religioso, ricordando la Resurrezione di Gesù Cristo.
Nel corso del tempo, i cristiani hanno fatto riferimento alle loro origini pagane e hanno preso le uova e i loro gusci per rappresentare il momento in cui Gesù risorse dalla sua tomba la domenica di Pasqua.
Le uova, infatti, come potente simbolo di vita, rinnovamento e rinascita si associano perfettamente alla immagine di Gesù Cristo. Il guscio duro dell’uovo è una metafora per ricordare un momento religioso molto importante. Quando, la domenica di Pasqua, Maria Maddalena tornò al luogo in cui il Cristo era stato riposto dopo la morte per riposare in pace, la pietra che aveva ostruito l’ingresso del sepolcro era stata spostata. Mancava il corpo di Cristo, che nel frattempo era risorto. Il guscio dell’uovo, per alcuni cristiani, rappresentava quindi la pietra della tomba in cui venne seppellito Gesù Cristo dopo la sua morte in croce.
Il pulcino che emerge dal guscio duro rappresenta metaforicamente Gesù, che attraverso la sua risurrezione ha vinto la morte.
Poco dopo iniziò la tradizione delle uova di cioccolato. Inizialmente si diffuse in Gran Bretagna e nell’Europa continentale, con cioccolatieri francesi e tedeschi che iniziarono a produrre cioccolato proprio per questo evento.
Il cioccolato è modellabile, per cui, attraverso questo ingrediente si potevano realizzare figure correlate alla festività e ricollegate alle varie tradizioni pagane e religiose (galline, pulcini, oche etc.).
Inizialmente si trattava di uova solide, poiché la tecnica per fare le uova cave non era ancora stata sviluppata. Ogni uovo era decorato con fiori di cioccolato. L’innovazione tecnologica del 19° e 20° secolo ha perfezionato anche l’uso del cioccolato in generale, e questo ha permesso di realizzare uova di Pasqua su larga scala, che oggi sono popolari in tutto il mondo.
Redazione
